
La metodica
I ricercatori hanno ‘stampato’ una struttura in 3-D ottenuta da inchiostri biologici che potesse fare da sostegno ai follicoli ovarici, che “sono sacchi pieni di liquidi che contengono uova immature”. “Da questo siamo riusciti a mettere in atto dei follicoli ovarici e i follicoli poi hanno funzionato”, ha spiegato Woodruff. Le ovaie prodotte in laboratorio sono state poi impiantate nei topi che hanno procreato naturalmente e che sono stati anche in grado di nutrire i cuccioli producendo latte. Per arrivare all’uomo occorreranno naturalmente molti altri esperimenti.
Fonte: Nature Communications 2017
Andrew M. Seaman
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
